Addio ai documenti cartacei il digitale non può attendere – 11 agosto 2016

Scetticismo è il sostantivo idoneo per esprimere lo stato d’animo degli italiani rispetto al traguardo che al netto di ogni enfatizzazione potremmo definire storico al quale la Pubblica Amministrazione, in versione 4.0, dovrebbe giungere tra qualche giorno.

Ci si riferisce alla svolta epocale che obbliga quest’ultima a liberarsi definitivamente delle “scartoffie” a partire dal prossimo 12 agosto, data in cui non solo i comuni, ma tutti gli enti pubblici saranno obbligati alla utilizzazione in via esclusiva della documentazione digitale per quanto riguarda l’avvio di nuove pratiche.

A ben vedere non si tratta di una novità assoluta quanto piuttosto della concreta attuazione del codice dell’amministrazione digitale approvato nell’ormai lontano 2005, a seguito del quale, seppure in ritardo come spesso accade nell’applicazione effettiva di disposizioni riformatrici, il 13 novembre 2014 è stato emanato il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha definitivamente stabilito di “cestinare” la carta obbligando tutti gli enti pubblici all’adeguamento dei loro sistemi di gestione informatica e alla produzione in formato digitale degli originali dei documenti amministrativi.

La fatidica data del 12 agosto consegue all’ultimatum concesso dal già citato decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha indicato in diciotto mesi il termine ultimo per l’informatizzazione, la cui scadenza cade per l’appunto il 12 agosto.

Le perplessità tuttavia hanno un fondamento poiché la disposizione legislativa è priva di sanzione, circostanza che potrebbe legittimare gli enti interessati, o per meglio dire i funzionari preposti, a ritenere che anche in caso di loro inadempienza nulla potrebbe in concreto accadere.

Come dire, con la carta dovremmo continuare a convivere, non fatevi illusioni.

In realtà delle sanzioni, peraltro rilevanti, anche se indirettamente vi sarebbero, in quanto l’eventuale produzione di documentazione amministrativa con modalità diverse da quelle previste dalla legge implica l’invalidità del documento, con conseguente responsabilità in capo al burocrate.

È un’occasione questa che, nonostante le difficoltà palesate, non può essere perduta poiché comporta effettivamente importanti vantaggi per i cittadini che potranno con facilità acquisire documentazione dalla pubblica amministrazione, ovvero produrla evitando annose lungaggini e onerose trafile formalistiche allorquando, per esempio, si dovranno estrarre documenti dall’anagrafe oppure richiedere il rilascio di una concessione edilizia.

A partire dal 12 agosto le istanze potranno essere inoltrate alla Pubblica Amministrazione telematicamente e non ci sarà più bisogno di ricorrere alla vetusta pratica di protocollare ogni singolo foglio della richiesta che pertanto non necessita più di essere faticosamente fotocopiato, catalogato ed archiviato.

Ma il vantaggio è anche rilevante sotto il profilo del risparmio. Stando a stime della stessa Pubblica Amministrazione la digitalizzazione comporterà un risparmio di circa 3,2 miliardi di euro e quasi 2 miliardi di fogli di carta all’anno, con tutto ciò che, anche dal punto di vista ambientale, può significare in positivo.

Gli enti più grandi, in particolare i comuni, si sono già adeguati, tant’è che risultano essere numerose le pratiche avviate con il nuovo sistema on line e quindi verosimilmente le problematiche riguarderanno i più piccoli che, si spera, non restino bloccati dalla novità.

Alcune considerazioni possono essere svolte tanto in punto alla complessa attuazione delle riforme che, come il caso specifico insegna, talvolta necessitano di lunghi anni di incubazione, quanto soprattutto che l’innovazione di cui stiamo parlando comprovi che se tutti i settori della Pubblica Amministrazione, inclusa la sanità, la giustizia e l’università, si adeguassero ai nuovi strumenti tecnologici, evidentemente più all’avanguardia rispetto a quelli tradizionali, si potrebbe effettivamente sperare nella realizzazione di uno Stato moderno.